Infinite Reality acquisisce Napster: la musica entra nel metaverso?

Infinite Reality acquisisce Napster, Musica Immersiva nel Metaverso con Napster

Il panorama della realtà estesa continua a espandersi con l’annuncio dell’acquisizione di Napster da parte di Infinite Reality, una mossa che potrebbe ridefinire il modo in cui fruiamo e interagiamo con la musica. L’operazione, del valore di 207 milioni di dollari, mira a trasformare il noto servizio di streaming musicale in una piattaforma sociale immersiva, integrando spazi virtuali 3D dedicati a concerti ed esperienze di ascolto condivise.

Un ecosistema musicale immersivo

L’ambizioso progetto di Infinite Reality va oltre la semplice riproduzione musicale. La nuova Napster dovrebbe offrire un ecosistema completo per i fan, includendo la vendita di merchandise fisico e digitale, contenuti esclusivi e biglietti per eventi. Questa strategia riflette una visione più ampia dell’azienda, focalizzata sulla transizione da un internet bidimensionale a un ambiente 3D interattivo e sociale.

Secondo Jon Vlassopulos, che manterrà la guida di Napster come CEO, l’obiettivo è creare una piattaforma di nuova generazione dove i fan potranno connettersi con i loro artisti preferiti all’interno di contesti virtuali tridimensionali. Questa evoluzione promette di arricchire l’esperienza musicale, aggiungendo un livello di socializzazione e immersività finora inedito.

Infinite Reality e il futuro di Napster

Fondata nel 2019, Infinite Reality si distingue per iR Studio, un motore potente per la creazione di siti web immersivi dotati di ambienti virtuali sociali e avatar personalizzabili. Sebbene il motore iR Engine supporti lo standard WebXR, al momento lo strumento iR Studio non ha questa funzionalità pienamente attiva. Tuttavia, l’integrazione futura del supporto WebXR in Napster aprirebbe le porte alla compatibilità con visori VR tramite browser, ampliando ulteriormente le possibilità di accesso alla piattaforma.

La storia di Napster: da pioniere a protagonista XR

La storia di Napster è stata tutt’altro che lineare. Nata come piattaforma pionieristica per la condivisione di file musicali peer-to-peer, ha affrontato controversie legali e un fallimento nel 2002 a causa della violazione del copyright. Negli anni successivi, il marchio è passato attraverso diverse mani, evolvendosi fino a diventare un servizio di streaming musicale in abbonamento. Prima dell’acquisizione da parte di Infinite Reality, Napster era di proprietà della società blockchain Algorand, che mirava a una decentralizzazione del settore musicale. Precedentemente, nell’agosto 2020, la società di concerti virtuali MelodyVR aveva acquisito Napster per 70 milioni di dollari, con l’intenzione di portare concerti immersivi in realtà virtuale agli utenti di headset.

Implicazioni per il mondo XR e la musica

L’acquisizione di Napster da parte di Infinite Reality rappresenta un momento potenzialmente trasformativo per il settore della realtà estesa e per il futuro della fruizione musicale. La convergenza tra musica, socialità e mondi virtuali potrebbe inaugurare nuove forme di interazione tra artisti e fan, aprendo orizzonti inediti per l’industria dell’intrattenimento.

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